Fotografare i bambini: sette cose da non fare

Foto bimbi fai da te: 7 cose da non fare

 

Fotografare un bambino non sempre è una passeggiata, quando proviamo a metterli davanti all'obiettivo spesso si chiudono e diventano poco collaborativi facendo il contrario di quello che viene suggerito dal genitore.
Ti è mai capitato di vedere delle belle foto scattate da un fotografo famoso e volerle ripetere con i tuoi figli? Se ti è successo saprai già che è una sfida quasi impossibile.

Prepari tutto l'occorrente, lucidi gli obiettivi, sistemi il set e le luci, disponi gli accessori, con una cura quasi maniacale, nell'esatta posizione in cui dovranno essere una volta scattata la foto, ma quando arriva il soggetto, si comporta peggio di un'attricetta viziata e capricciosa e le foto, inevitabilmente, saranno l'opposto di quello che avevi previsto.

Il bambino percepisce la tua ansia e considera il fatto di dover posare per te come una specie di lavoro che non vuol fare, gli viene affidato un compito troppo pesante da affrontare, soprattutto per il fatto che avrà paura di non essere all'altezza e di deluderti, per questo si dimostra poco collaborativo fin dall'inizio: il suo obiettivo è quello di farti desistere in modo da poter tornare prima possibile alla sua attività preferita, il gioco.

Ed è proprio in quest'ultima parola la chiave del successo di qualsiasi sessione fotografica che abbia come soggetto principale un bambino. Il modo migliore di fotografarlo è quello di renderlo partecipe al tuo gioco, tu stai giocando al fotografo famoso, quindi dovrai convincere il piccolo a giocare al soggetto preferito dal fotografo. Il modo migliore per farlo è quello di lasciarlo familiarizzare con gi accessori del set, lasciarglieli usare come meglio crede e mentre lui sperimenta la novità tu comincerai a scattare, suggerendo, di tanto in tanto di fare questa o quella cosa.

Ma attenzione non dirgli mai di ridere, non lo farà e se lo farà sarà una risata finta o peggio isterica. Devi indurlo alla risata spontanea, parlando con lui/lei, facendo battute, facendolo rilassare e lasciandolo libero di esprimersi.


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Non imporgli mai di stare fermo in una posa, lo innervosirai e non otterrai risultati. Se ti rendi conto di aver sprecato il momento giusto per fotografarlo in un determinato atteggiamento, fai in modo da fargli ripetere la scena senza forzarlo, portalo gentilmente a rifare quell'espressione magari anche ripetendo la situazione che l'aveva portato a comportarsi in quel modo, ma questa volta tieniti pronto a scattare vedrai che in qualche modo riuscirai nell'intento avendo anche un risultato spontaneo.

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Non urlare e non sgridarlo neanche se sta esagerando, se non si comporta come vorresti è meglio far finta di aver perso interesse per il gioco vedrai che, se si stava divertendo, sarà lui a cercare di attirare la tua attenzione per poter continuare a giocare.

Non costringerlo in pose innaturali e non utilizzate oggetti che in qualche modo lo spaventano. Fagli vedere qualche scatto e dimostrati orgoglioso per il fatto che le foto siano proprio come avresti voluto che fossero, lo aiuterai a rafforzare la sua autostima e sarà felicissimo di non aver disatteso le tue aspettative.

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Gratificalo con qualche dolcetto che gradisce particolarmente ma evita di ricattarlo: "se non fai così non ti compro il gelato!".

Se i bambini sono più di uno, programma delle sessioni separate per fotografarli. Questo per due motivi, il primo perchè fotografare gruppi è certamente più complicato, il secondo perchè se entrano in competizione tra loro potrebbero diventare facilmente irascibili e poco collaborativi.
Se proprio vuoi fotografare vari bambini tutti insieme dovrai farlo dopo averli abituati singolarmente ed allestendo un set (magari all'aperto)nel quale ognuno ha il suo spazio e potrà essere ugualmente protagonista.

Seguendo questi semplici consigli ti accorgerai che alla fine della sessione fotografica vi sarete divertiti entrambi e la prossima volta che gli chiederai di posare per te si dimostrerà molto più collaborativo e potrai spingerlo anche a dare qualcosina in più, sempre con delicatezza e sempre giocando.

Un'altra cosa molto importante ma che stavo quasi dimenticando è quella di evitare colori smorti e tonalità vintage che, a parte in rarissimi casi particolari, poco si prestano a rappresentare la naturale esuberanza di un bambino. Lo so che ci sono numerosi colleghi che utilizzano sfondi con tonalità scure e accessori vintage ma io credo che i colori accesi, le tonalità vivaci, i contrasti forti, rappresentino meglio il carattere di qualsiasi bambino, l'unica eccezione si può avere con le foto dei neonati (NEWBORN) per le quali utilizzo tonalità pastello e colori meno vivaci.

Più sarai bravo a trasformare il momento dello scatto in una vera e propria magia, meglio riusciranno le foto e più vi divertirete e, se per caso non tutto va come avevi previsto, non arrenderti, anche i bambini (pur sembrando alimentati a batterie solari) hanno i loro cali energetici e non sempre sono disposti a seguirci nelle nostre follie. Se dovessi incappare in uno di questi momenti, riprovaci qualche giorno dopo mettendoci lo stesso entusiasmo del primo giorno, vedrai che i risultati non tarderanno ad arrivare.

Per aiutarti con delle immagini ho approfittato delle sessioni natalizie che sto tenendo nel mio studio e ne ho selezionata una in particolare che non era iniziata nel migliore dei modi.
Adelaide era imbronciata e imbarazzata ma lasciandola sperimentare e interagendo con lei, in pochi minuti, si è liberata dal freno che si era imposta ed ha cominciato a divertirsi.
In questo caso sono stato aiutato anche dalla sua mamma, Mirella, che è stata bravissima ad assecondarla e a non chiederle di ridere o di assumere determinate pose (come fanno tantissimi genitori), rovinando, spesso e irrimediabilmente la sessione fotografica.

Nel nostro caso non è stato così, il risultato della nostra sessione di ritratto natalizia si può considerare piuttosto soddisfacente e sicuramente, se ci dovesse essere una seconda sessione fotografica, Adelaide sarà certamente più disponibile, visto quanto ci siamo divertiti insieme.

 

Come avrai visto da queste prime foto l'inizio non è stato dei migliori, ma lasciando libera la bimba di gestire la sua sessione fotografica, i risultati non hanno tardato ad arrivare.

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Poi, pian piano siamo arrivati a questo. Come avrete visto la sessione era nata come una sessione natalizia, ma la bimba giocando con gli accessori che ha trovato in studio, l'ha trasformata in una sessione prettamente estiva. Non ci siamo rammaricati, sappiamo che al prossimo servizio fotografico, Adelaide sarà certamente più disponibile e ci asseconderà con maggior convinzione.

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Ora che hai capito quali sono le 7 cose da non fare quando fotografi di tuoi bimbi, sei pronto ad affrontare la sessione fotografica sia se sarai tu a scattare le foto sia se ti rivolgerai ad un professionista, i consigli valgono per entrambe le situazioni

 

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